Francesca Palumbo incontra il circolo dei lettori dell’IISS “Galileo Ferraris”

Per il settimo anno consecutivo, nell’istituto I.I.S.S. “Galileo Ferraris” di Molfetta, riparte il progetto lettura a scuola con il “Circolo dei lettori”.  I ragazzi si impegnano nella lettura di libri selezionati dalle docenti Clara Spagnoletta e Beatrice Scava, e nel corso degli incontri con gli autori approfondiscono tematiche differenti.

Quest’anno il progetto, voluto fortemente dal dirigente scolastico prof. Luigi Melpignano, affronta la tematica delle relazioni interpersonali e geopolitiche.

Nel primo incontro, tenutosi lunedì 14 Novembre, presso l’aula magna del Liceo OSA, i ragazzi hanno avuto l’opportunità di incontrare Francesca Palumbo, autrice del romanzo “Hai avuto la mia vita”.

Quest’ultimo narra la storia di Sylvia Ageloff, segretaria di Lev Trotskij, usata da una spia di Stalin, Ramon Mercader, per l’assassinio del suo rivale politico.

L’intervento dell’autrice, come per tradizione, è stato preceduto dalla visione di un book-trailer e dalla lettura di alcuni passi salienti del romanzo.

Gli studenti hanno chiesto alla scrittrice per quale motivo avesse scelto di raccontare proprio la storia di Sylvia Ageloff. La prof. Palumbo ha spiegato di essersi avvicinata alla storia di questa donna leggendo il libro “The man who loved the dogs” di Leonardo Padura; è stata molto colpita dal fatto che, nonostante il personaggio avesse avuto un ruolo cruciale all’interno della vicenda dell’omicidio di Trotskij, ci fossero poche e dispregiative informazioni circoscritte soltanto all’aspetto estetico di Sylvia. L’autrice ha deciso quindi di dar voce a questa donna, raccontandone la vita, le passioni e le fragilità che l’hanno caratterizzata, e la straordinaria forza nel ricostruire la propria vita dopo la manipolazione subita. A causa della sua scarsa autostima, scaturita dagli stereotipi di bellezza imposti dalla società, la giovane è stata vittima di un grande complotto in cui era coinvolto l’uomo al quale aveva “dato la propria vita”, un assassino che l’ha usata come semplice mezzo per raggiungere il suo scopo.

In conclusione, ci si è interrogati su come si potesse superare un trauma del genere, e l’autrice ha restituito la viva testimonianza di Sylvia che, dopo tanti anni di rabbia, tristezza e pentimento, ha trovato la forza di perdonare se stessa e chi le ha causato tanto dolore.

Come ha infatti detto Francesca Palumbo: ”Il perdono attesta la superiorità di una persona”.

Articolo realizzato dagli studenti: Mattia Campi, Lucia G. Introna e Gabriele Modugno